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Vai al Paradiso di "Poggialberi"
Agriturismo Poggialberi

 

Kenya

Data effettuazione: 18/26 Luglio 2004
Modalità: Viaggio
effettuato con la Condor Viaggi tramite Travellero ....

 

Mercoledì 18 Febbraio 2004

Partenza da Malpensa alle 22,30.
Quindi abbiamo tutto il giorno per organizzarci a Milano. Arrivati subito dopo pranzo At. va a Trezzano a trovare L. al deposito Algida mentre io ho appuntamento con L. in S.Babila per prendere un caffè insieme. Così trascorriamo il pomeriggio e a sera, lasciata l'auto in posteggio, aspetiamo la partenza che avviene puntuale alle 22,15.

Giovedì 19/2

Dopo 7 ore di volo piuttosto lunghe da trascorrere arriviamo a Nairobi alle 7,30 circa locali.( In Italia 5,30). Cielo parzialmente coperto (poi ci diranno che la pioggia a febbraio è eccezionale) e temperatura gradevole sui 18°. L'organizzazione della "Condor" (trovata su Internet) fila bene e così con un altra coppia di Venezia della notra età ed un single di Gorizia prendiamo posto sul pulmino che ci porterà al Parco Naz. Masai Mara.Sono circa 280 Km che percorreremo in 5 ore perché la strada prima buona (un' autostrada da Kenyoti) peggiora sempre più e gli ultimi 100 Km diventano addirittura pessimi. L'autista corre perché si è fatto tardi e così la nostra compagna di viaggio si sente male. Alle 14,30 si arriva al Masai Samba Lodge, molto piacevole ed accogliente all'interno del Parco. Di corsa pranzo e cambio d'abito a causa della gran polvere mangiata in macchina ed anche perchè comincia a fare veramente caldo (circa 35°).
Alle 16,30 si parte per il 1° safari fotografico. La nostra camionetta (come tutte) apre il tettuccio e così stando in piedi si può osservare meglio e fare riprese. Che dire dell'ambiente e degli animali? A parte le gazzelle che sono presenti in quantità industriale abbiamo visto:
Elefanti. Pochi ma molto da vicino. Enormi ovviamente e dall'spetto "amico".
Zebre. W La Juve. Grossi cavalli a strisce, grassottelle sembrano quasi finte. Viste dal "sedere" sono stupende.
Facoceri: simili a cinghiali, sia nel colore che nella taglia, hanno una protuberanza sul muso che ricorda il rinoceronte.
Iena: anche vista da lontano ha comunque un aspetto "sinistro".
Bisonti. Massicci, con le corna che scendono ai lati della testa come se si trattasse di un'acconciatura.
Leonessa: dormiva.
Ghepardo (sono rari) anche lui dormiva
Cicogne con la corona. Colori stupendi.

Venerdì 20/2

Sveglia alle 6 per altro safari. Bellissimo!! Luce e colori stupendi. (qui il giorno inizia alle 6,15 ed il tramonto è alle 18,45 e questo più o meno sempre in quanto siamo all'equatore).
Prima avvistiamo e ci avviciniamo a pochissimi metri da un branco di zebre. Corrono e ci attraversano la strada. Poi un branco di elefanti tra gli alberi. Ci sono anche i piccoli. Si spostano e mangiano gli arbusti. Notevoli visti così da vicino. Poi il clou. Leonesse con cuccioli (10 in tutto). Sono andate a bere e rientrano tra i cespugli. Sembra che una delle 2 adulte voglia mettersi in posa per noi. Il pulmino impazzisce per i flash. Fanno tenerezza, come se fosse una famigliola di gatti. Purtroppo manca il papà e ci dicono sia difficile vederlo.. Forse nel pomeriggio.
Poi gazzelle , zebre, elefanti, topi (con manto lucido e molto grandi). Prima di rientrare restiamo attirati da un gruppo di manguste che entrano ed escono da una tana. Sono piccole (quasi come lepri) ma assai graziose anche nei movimenti. Chi lo direbbe che non temono i serpenti!! Al contrario....
Alle 9 si rientra al Lodge per colazione e poi ci portano a visitare un villaggio Masai. Quasi non vorremmo andare pensando al solito folklore turistico ma poi...Certamente erano lì proprio per i turisti, però è stato ugualmente piacevole, soprattutto vedere i bambini,( sporci e pieni di mosche) ma belli e molto bene in carne. Caramelle per tutti. Poi mercatino dei loro ( e non ) manufatti e quindi la sorpresa più bella. Con un Masai in testa, al centro ed in coda passeggiata nella savana fino al fiume Mara. Qui vista di ippopotami nel loro ambiente naturale e coccodrillo ( come sempre purtroppo immobile ma vigile). (Qualcuno prima l'aveva visto infilare nelle fauci un pesce).
Non si può descrivere l'emozione. Tutti in religioso silenzio, non solo per non farli scappare ma soggiogati dall'ambiente e dalla vista.
Ritorno al Lodge per il pranzo. Piscina "Palm pool" e quindi nuovo safari del tramonto in altra patre del parco. Si va alla ricerca del leone e forse rinoceronte. Ma invano. Solo leonesse; un antilope sull'albero già divorata a metà da un leopardo, che però si è eclissato all'arrivo delle prime camionette. Vediamo però due ghepardi, prima in riposo e poi in piedi. La bellezza del manto è tale che sembrano quelli sulle riviste, cioè che pare impossibile che allo stato naturale siano così nitidi e "puliti" come nelle foto. Resa l'idea? Ma!. Infine struzzi, marabù (uccello mangia ossa) e.. splendido tramonto a degno coronamento di una giornata eccezionale ed appagante al massimo anche senza leone, leopardo e rinocreonte.

Se non avete voglia di proseguire cliccate qui per tornare ad inizio pagina e quindi al menu.
MA VI CONSIGLIO, PRIMA, di dare uno sguardo qui sotto........
Questo è Poggialberi. Non un Agriturismo ma il posto ideale per rilassarsi dopo un viaggio o dove recarsi per fare mare soggiornando in una tipica Fattoria Toscana. Se vuoi maggiori informazioni clicca sulla fotografia e ti troverai in un vero Paradiso. Per la natura ma anche e soprattutto per l'accoglienza genuina e familiare caratteristica della gente di maremma.

Sabato 21/2

Oggi giorno di trasferimento da Masai Mara ad Amboseli via Nairobi.
Prima guasto al cambio del nostro pulmino, riparato (quasi) sulla strada dal nostro autista. Poi sosta ad uno shopping sulla strada (scellini 300x un portacenere spacciato per marmo ma poi rivelatosi di povere di marmo avendolo A. fatto cadere rompendolo). Quindi a Narok sosta allo stesso distributore dell'andata. Le ragazze che vengono a venderci collanine non appena entrano nell'area del distributore son allontanat da un Masai (cattivo) con frustino. Abbiamo capito che il Masaia vuole che si avvicinino una alla volta x non "confondere" i turisti e forse non farsi concorrenza tra loro.
Dopo la solita strada pessima e dopo circa 6 ore di viaggio si arriva a Nairobi. Si attraversa una periferia di un lerciume inimmaginabile, bancarelle e mercatini in ogni strada e finalmete s arriva al ristorante Carnivor uno dei 50 più famosi al mondo e tappa d'obbligo per tutti i turisti che vengono in Kenya. Mangiamo tutte carni alla brace: maiale, pollo, agnello, gazzella (dolciastra ma un pò coperta dalla salsa alla menta), antilope cucinata a polpetta (molto buona) e coccodrillo (carne molto bianca e sapore abbastanza neutro). Nel giro questa sosta andrebbe prevista alla sera. A pranzo dopo la strada fatta, con la fretta di ripartire per altre ore di viaggio e con il caldo, il Carnivor certamente non fa una bella figura!. Si riparte subito dopo pranzo, salutiamo la nostra guida Amin che resta a Nairobi per accogliere un altro gruppo, e via verso Amboseli. E così altre 4 ore di viaggio. Ansiosi di avvistare il Kilimangiaro che però a causa di un tempo non ottimo si fa ammirare solo in parte. Speriamo domani...

Si arriva al Lodge "Ol Tukany" alle 19,30; stanchi e affatto affamati. Per la prima volta si sono accesi i fari.

MI INTRODUCO: kamindi74@hotmail.com. Questo è l'indirizzo di Claudio un tipo che "gira" attorno all'albergo George di Malindi proponendo pacchetti simili (se non uguali) a quelli a pagamento del tour operator ma con almeno il 25-30% in meno. Ad es. l'escursione a Watamu con pranzo che noi abbiamo pagato 40 Euro era offerta a 30 dollari circa.
Noi per amore della ... compagnia l'abbiamo fatta con il tour operator però, anche per sentito dire da altri, ci saremmo potuti fidare ed avremmo risparmiato qualcosa. Per inciso poi i nostri compagni di viaggio l'hanno poi avuta gratis dal Tour Operaor in quanto avevano dovuto rinunciare ad una parte del safari di Amboseli per un guasto al loro pulmino arrivando alle 11 di sera al lodge dopo 4 ore di "forature" consecutive ad una gomma probabilmente dovute però ad un guasto meccanico del mezzo. Va ad onore del Tour Operator aver trovato una soluzione al problema con soddisfazioe degli amici dell'altro pulmino (non tutti soddisfatti ma si sa...)
De "Il Tour Operator". Non è la prima volta che i Tour Operators cambiano i programmi in base ad esigenze di forza maggiore o semplicemente per questioni economiche, o di praticità ecc. Questo è quanto successo nl nostro caso. Ad es. nel programma era prevista una notte all'Hotel Hilton di Nairobi. Per fortuna (ma questa è una mia opinione) questa tappa è saltata e ci hanno portato direttamente al Lodge di Amboseli. Ok per me che volevo sfari, safari, safari e quindi mi è sembrato un miglioramento del viaggio. Presumo che il Tour Operator che mi dicevano gli addetti a Malindi avava quest'anno introdotto questo tipo di viaggio (Safari e mare) abbia constatato dopo stampati i depliants che questa fosse una soluzione migliore e per questo l'abbia introdotta ...i n corso d'opera. Mi dicono che le agezie erano state informate di questa variazione ed avremmo dovuto essere avvertiti. Non lo siamo stati ma il punto non è questo. E' stato un miglioramento ed il punto non è nemmeno questo. Il punto è: Perchè non aggiornare immediatamente il programma descritto sul sito Internet? Non si tratta, in questo caso, degli altri.. si tratta del sito del Tour Operator e variarlo è un giuoco da ragazzi.
Altro esempio. Nel mio programma durante il trasferimento da Tsavo a Malindi era previsto il passaggio attravero il Tsavo Est. Bene. Noi siamo usciti quasi subito da Tsavo Ovest (dove abbiamo visto ma non ripreso un elefante enorme bellissimo che se la godeva sradicando erba e rami al sole mattutino) ma poi abbiamo preso la (auto)strada per Mombasa che abbiamo attraversata e vista al volo ma senza aver neppure gustato l'odore di Tsavo EST. Anche questo potrebbe essere stato meglio in quanto abbiamo avuto una idea di Mombasa. Ma era una variazione del Tour Operator o una iniziativa degli autisti? Eravamo in quel momento senza una guida che riferisse. Gli autisti ci hanno detto che Tsavo est non si faceva per "pericolo" ma poi c'erano in programma escursioni a pagamento da Malindi. Forse l'eliminazione di Tsavo Est, come riferito a Malindi, era stata determinata dalla lungheza della tappa che sarebbe risultata troppo faticosa. A parte il fatto che chi prenota un 4gg di safari sa che non si tratta di starsene in panciolle ai bordi della piscina di un Hilton, in questo caso l'ho ritenuto un peggioramento del programma ed anche in questo caso Internet non era aggiornato. Tutto quanto detto non va in alcun modo interpretato come una specie di aver avuto qualcosa in meno rispetto al previsto. (Vedi non sosta a Nairobi). Anche il comportamento del Tour Operator con i nostri amici va messo in evidenza. Solo cosa costa dare informazioni aggiornate su internet o almeno all'arrivo in Kenya. Ci vuole poco ed evita qualsiasi contestazione. E' un consiglio...

Domenica 22/2

Solita sveglia all'alba x vedere il Kily. Purtroppo solo vista parziale per tempo incerto. Amboseli è molto diverso da Masai Mara. Questa é la savana che immaginavo: piatta, brulla, gialla. Facciamo un safari di circa 2 ore. Prima vediamo un gruppo di elefanti con pulcino al seguito. Sono più grandi e più scuri di quelli di Masai. Poi mandria di bufali ed infine la chicca di due ghepardi in movimento. Uno ci ha fatto vedere come si può correre più di Shumacher attraversandoci la strada. Spettacolo! E poi Zebre, gazzelle e giraffe. Nell'Amboseli non è possibile uscire dai sentieri perché il terreno è molle, paludoso durante le piogge dal momento che è allagato dall'acqua che scende dal Kily (m. 5895) Con cielo limpido esole deve essere uno spettacolo superbo (fortunati quelli che...!!). Dopo il rientro x colazione si parte per Tsavo Ovest. La strada è piuttosto monotona. All'uscita del parco Amboseli sale sul nosro pulmino uno della security e procediamo in convoglio fino al Tsavo, perchè il percorso è pericoloso per (dice) scorribande di banditi "rubacchioni che vengono dalla tailandia (chissà se dall'altra parte ....). La persona è dotata di Kalanchinoff (??? ma come si scrive???) che tiene poggiato tra le gambe. Verso le 11,30 si entra in Tsavo Ovest e il tizio (che non vorrebbe essere ripreso) ci lascia. In attesa che l'autista faccia i biglietti del parco soliti Masai a venderti la mercanzia. Acquisto per 100 scellini una collanina con elefantini in legno. Si attraversa una colata lavica ed arriviamo in un punto veramente panoramico per pranzo al sacco. Subito dopo ci portano alla Nzima Springs che è la più grande attrattiva del parco. Le sorgenti formano due laghetti in cui sguazzano molti ippopotami e coccodrilli. Luogo delizioso. Il guardiano (Ranger?) che ci accompagna è simpatico e ci fa vedere i coccodrilli a 2 m di distanza. Eccezionale. Sembra che dormano ma si sa sono coccodrilli... Abbiamo visto un coccodrillo immobile, mimetizzato a forma di ramo, in un ruscello che teneva la bocca aperta dove assiema alla cascatella di acqua arrivavano ogni tanto ignari pesciolini che dalle limpide acque si ritrovavavno senza sapere neppure come tra le fauci della bestiolina che naturalmente ringraziava. E poi ancora una enorme lucertolona (geco localis?) dai colori stupendi. Infine le solite scimmiette. Dopo tutto ciò (notevole!) molto entusiasti arriviamo al Lodge Kilakuni. Una meraviglia. Forse qui i lodge sono tutti una meraviglia ma questo credo sia la meraviglia n.1.
Entrando si ha di fronte una veranda che affaccia sulla savana e con due piccoli stagni che attirano gli animali a bere. Ancora non potevamo immaginare la meravigliosa serata che ci attendeva.... Dopo cena, con le luci che illuminavano gli stagni è cominciata la sfilata degli animali. Prime le zebre in gruppo numeroso. Poi i bufali, tanti. Sono arrivati fino alla nostra terrazza. poi una Iena che ha fatto il vuoto intorno a sè. Poi un meraviglioso gatto selvatico e poi da lontano le giraffe che sembrava volessero, molto lentamente, venire ad abbeverarsi allo stagno ma che dopo due ore erano anocra lì. Facavano tre passi avanti e due indietro. Quasi una danza al rallentatore.Faecvamo il tifo per farle avvicinare ma.. niente. Poi si sono dileguate e così con loro siamo andati a letto anche noi (circa a mezzanotte) ma è stato duro abbandonare quello spettacolo.

De "Intera giornata dedicata al safari" Questa è un appendice alle riflessioni sul Tour operator. Nella descrizione del viaggio al 3° giorno si dice che la giornata è interamente dedicata al safari. Non è vero ed è bene che sia così. Mi spiego:
1) Pochi resisterebbero ad una intera giornata di safari.
2) Gli animali si vedono all'alba ed al tramonto. Continuare un safari in pieno giorno sarebbe un inutile dispendio di energie e quindi va bene spezzare tra mattino e pomeriggio.
3) Non sarebbe possibile perchè ci vogliono almeno 5-6 ore di trasferiemento tra Masai Mara ed Amboseli che non sono certo di safari (anche se si sobbalza come nel safari)
Perchè non cercare di essere più precisi? In fondo credo che il viaggio sia ben congeniato e si possono fare solo alcuni piccoli aggiustamenti. Solo l'informazione dovrebbe essere più precisa. Il tutto non solo per i turisti ma soprattutto per le guide che devono operare sul campo e far fronte alle "mandrie" dei turisti non sempre gazzelle ma qualche volte "leoni" (talvolta un po' troppo e non sempre a proposito).

De La Iena e ... gli altri. Venite a Tsavo (descritto da Amina non so con quali aggettivi) e vi renederete conto di come sa rendersi scostante ed antipatica la iena. Davanti al nostro Lodge, intorno ai laghetti "pascolano" tranquilli ed in simbiosi gazzelle, babbuini, zebre, uccelli ed uccellini. Vagano, brucano, si abbeverano. I piccoli delle gazzelle lottano tra loro, si incornano e giocano. Le giraffe da lontano osservano mentre si mangiano le chiome degli alberi. C'è pace, cosa apprezzabile. Un gruppo di zebre si scambia di posto con una piccola mandria di gazzelle. Il tutto in perfetta tranquillità .... quando ad un certo punto si comincia a creare un vuoto tra gli animali. Chi va a dx chi a sx lasciando come "una terra di nessuno". No, non è di nessuno. Semplicemente sta arrrivando la iena. Anche lei lemme lemme, meditabonda. Gli altri si fanno da parte per lasciarla passare. Certamente la spiano. Un uccello che era stato in uno dei due stagni a 2m dalla riva, immobile per almeno mezz'ora, anche lui saltella nell'acqua e va a posarsi sulla riva opposta. La Iena non ha molti amici, poverina. Passata la iena meditaboda, lemme e senza amici, l'uccello torna al suo posto. Anche gli altri si riuniscono e continuano a girovagare. Questa é la Iena. Va diritto per la sua strada. Se non ha fame non degna di uno sgurdo gli altri animali. E' una che se ne va sola, riverita perchè temuta e sempre guardata a vista.
Non so perchè la scena mi ricorda un filmato in dui si vede Cuccia (ex presidente di Mediobanca) che va per la sua strada in mezzo ad un nugolo di fotografi. Non li guarda, va per la sua strada, anche lui meditabondo. Di "risus" non ha nulla, nè Lui nè lei. Naturalmente l'appaiamento si limita a questa impressione.

Lunedì 23 febbraio

Partenza alle 7,30 alla volta di Malindi. Si esce dal parco Tsavo ovest quasi subito e si imbocca la strada statale per Mombasa proveniente da Nairobi. Quasi subito a sinistra c'è l'incrocio per Tsavo Est ma l'autista non può portarci e quindi si procede per Mombasa. A 100 Km dalla capitale la strada diventa dissestata. Così arriviamo verso mezzogiorno a Mombasa e ci portano a fare un giro x la città. senza scendere se non per isitare il Forte Jesus (ingresso e guida 500 scellini). La città di Mombasa è naturalmente del terzo mondo.. solo qualche strada decente (almeno per quello che abbiamo potuto vedere). Il resto miseria e sporcizia. La strada principale Moi Avenue è caratterizzata dalle grosse zanne di elefante messe a mo' di arco di trionfo x l'ingresso della regina Elisabetta in visita nel 1952. Si esce dalla città; pranzo al sacco in una stazione di servizio e quindi arrivo a Malindi allo Scorpio Village verso le 15,30. Mancia a Maina (il nostro driver) di 1000 scellini. Vediamo il mare di lontano. E' rosso, delusione! Ci hanno spiegato che la colpa è della terra rossa del Tsavo che arriva dal fiume qui vicinao a causa delle forti piogge che ci sono state quest'anno. Il residence ci sembra buono (acconciature di fiori sul letto e frutta a disposizione). 3 piscine in mezzo a vegetazione tropicale e tutti bungalow. Ritroviamo i nostri amici che avevamo lasciato ad Amboseli e veniamo a sapere che ieri hanno avuto una disavventura con il pulmino e sono arrvati slo a tarda sera. Cena e letto.

I nostri compagni:

Ernesto Cesare Jone Michele Sonia Francesco Luisa Alessandro Cristina (+ noi due Andrea e Amina). Se mi leggete fatemi una EMail.

 

Il Kenya in cifre: (tutte .... da ricontrollare)

Kmq 582,650
Popolazione 31,6 milioni


Capitale Nairobi

Popoli: Kikuyu 22%, Luhya 14%, Luo 13%, Akamba 11%,, Kalinjin 6%, Guisi 6%, Meru 6%, Masai 15% Turkana, Nandi ed altri nomadi 1%

Lingue: Inglese e Swahili

Religioni: 15% protestatnti, 33% Cattolici, 10% musulmani, 10% animisti, 2% altri

Repubblica presidenziale: Emilio Mwai Kibabi

PIL pro capite: 1020 dollari

Partners economici: UK, Tanzania, Uganda, Germania

Turismo 700,000 turisti

 

Martedì 24 febbraio

Ci alziamo finalmente all'ora che vogliamo. Colazione ed alle 10 appuntamento con il gruppo x andare alla "Jacuzzi", luogo così chiamato x la limpidezza dell'acqua e che raggiungiamo dopo una salutare camminata di circa 1 ora sulla spiaggia. Il posto è bello ma il mare in generale non è bellissimo a causa delle forti maree. La spiaggia à bella di sabbia bianca finissima con palme e vegetazione tropicale vicinissime. Già molto meglio della prima impressione della sera avanti. Dopo pranzo A&A, presi da pigrizia, relax in piscina mentre alcuni dei nostri sono andati a visitare Malindi.(forse abbiamo fatto bene). Il vitto qui è buono, però tutto all'italiana (pizzaiola, cotoletta, ossobuchi ecc) e l'ambiente è un po' "pensione bella di Rimini". Conosciamo coppie di età (noi invece..) che vengono a trascorrere anche un mese al sole ed al caldo quando in Italia è inverno. Incontriamo anche una coppia di Cori (Latina). Cena+letto. Ho comprato sulla spiaggia un giaguaro in legno a 700 scellini.

Un po' di storia come mi pare sia stata:

All'inizio ( quando erano tranquilli senza la civilizzazione) c'erano due popolazioni che parlavano due lingue differenti: il Bantu ( varie tribu) ed il Nilota (altre tribù). Poi arrivarono i Portoghesi (buone le spezie!). Correva il XV secolo e navigava la nave di Vasco de Gama che doppiò il Capo di Buona Speranza nel 1498. Ai Portghesi ci vollero 7 anni per conquistare Mombasa e colonizzare il Kenya. Nel 1720 gli Arabi ripresero la costa e poi nel XVIII secolo ci pensò la dinastia OMANI (venuta dal golfo persico) a prendersi a sua volta la costa.. Tanto per cambiare ci furono guerre e tensioni tra governatori arabi con il risultato che fecero di tutto per far arrivare gli europei. Fino al 1880 la Rift Valley rimase un tabù abitato dai Masai (guerrieri) ma alla fine del XIX sec. gli inglesi trattarono con il capoMasai (Laibon) per costruire la ferrovia Mombasa-Nairobi. I Masai accettarono e anche la loro terra colonizzata. All'inizio tutto filò liscio (piantagioni di caffè) Poi gli inglesi cominciarono ad usare le maniere forti con le tribù e ciò provocò la reazione dei MAuMau sconfitti nel 1956. Kenyatta che era stato padre della evoluzione politica dei Kikuyu fu inarcerato ma poi liberato nel 1961. Divenne leader del KANU (Kenya African National Union) e portò il Kenya all'indipendenza (12/12/63). In quel momento il Kenya era forse il Paese più ricco dell'Africa. Dopo di lui fu presidente Moj con il quale ricominciarono tensioni interne (tentativo colpo di stato del 1993). Nonostante ciò con le elezioni del 97 Moj fu riconfermato così come nel 2002 (beati questi Paesi per loro stabilità di governo....) e la corruzione continuò. Ora il nuovo presidente sembra voler fare lotta alla corruzione anche perchè il Kenya con Moj ha perduto 870 mil di dollari tra il 90 e 97 perchè il FMI non li ha concessi per la forte corruzione. Kisabi (il nuovo presidente) ha eliminato le tasse dalle scuole inferiori (ed in effetti si vedono molti bambini che vanno a scuola); Sembra che l'inconveniente stia nel fatto che ora mancano le scuole.

Mercoledì 25 febbraio

Oggi escursione al parco marino di WATAMU (70 euro in due). Con il pulmino ci portano alla barca. Prima ci fermiamo alla riserva marina x ammirare i pesci e fare il bagno. Poi andiamo sulla barriera corallina (credevo di mettere i piedi su rocce, coralli ecc ed invece mi ritrovo in acqua molto bassa con fondale bianchissimo ricco di coralli e stelle marine. Luogo stupendo.Acqua di un verde incredibile (NO azzurro!), la spiaggia con palme in fondo e davanti a noi l'atollo andiamo a camminare. Suggestivo e affascinante da depliants turistici. Il nostro "barcarolo" poi inaspettatamente mette in acqua un barbecue (profondità circa 40 cm) incredibile. Il primo barbecue acceso sull'acqua di mare! In un paesaggio da favola. Sulla graticola mettono un branzino (ottimissimo) e delle aragoste monoporzioni. Interessante assietere alle operazioni di pulizia e preparazione. A cottura ultimata si risale sulla barca e ci si abboffa su quest'ottimo pesce. Il tutto si mangia con le mani ( e la bocca). Da primitivi, forse ma eccezionale!. Ma...... (hai visto mai ?) anche qui ci sono i "vu'comprà". Si materializzano dal nulla e te li rovi davanti con le solite loro poche cose. Arrivano a piedi dalla spiaggia, oppure con delle piccole barche ricavate scavando un tronco di albero. In lontananza vediamo pescatori con le reti. Belli da vedere ma inavvicinabili per non farsi fotografare. Il nostro barcarolo li rispetta (o li teme?) e quindi passaimo oltre e torniamo ritoccandio il parco marino. Questa volta ci è parso più bello. Andrea si tuffa per primo insieme al barcaiolo nero. Poi li seguono i ragazzi. Il mare è caldissimo e l'acqua sempre + verde. Andrea con il suo compagno si immergono ìer ammirare i pesci. Il barcaiolo glieli indica. Racconterà andrea che (aveva messo la maschera in dotazione alla barca) lo spettacolo vale proprio la pena. Rientro a casa. Piscina. Cena. Bar. Letto.

KENYATI ( + che Kenyoti)

Tra i popoli africani che ho conosciuto ( o meglio visti) i K mi sono parsi quelli più genuini nei modi e nella loro gentilezza. Gentili ma non ossequiosi. Sempre sorridenti (eccezione i pescatori) e non solo per l'eventuale mancia che gli puoi dare. Disponibili a darti tutte le informazioni del caso. E' sicuramente un popolo povero ma che non si limiti al solito commento che si può fare me ne sono accorto almeno in due occasioni:
1) Di ritorno dalla passeggiata a piedi sulla spiaggia, con Amina eravamo rimasti indietro dal ruppo. Ci hanno avvicinato dei venditori ed alla fine ci offrivano 3 maschere a soli 100 scellini quando contrattado ferocemente altre volte per quel prezzo avremmo potuto prendere 1 sola maschera . Dicevano di aver fame e che avessero veramente fame ne abbiamo avuto prova durante l'escursione in barca quando ad un certo punto il "capitano" ed il suo "nostrmo" ci hanno preparato il pranzetto sulla spiaggia. Ebbene mi ero accorto che il capitano aveva messo da parte le teste dei pesci ed altri scarti (dappima ho pensato alla raccolta diferenziata...). No qui la racolta differenziata esiste ma solo perchè quegli sarti erano per loro. Per i venditori che naturalmente ci assalivano per venderci qualcosa. Quasi per perdonarmi con me stesso per non aver comprato nulla, ho avuto il rifelsso di non finire qualche trancia che avanzava ( e con me altri) sperando che arrivasse a loro. E' arrivata ma non solo: ci hanno chiesto anche l'acqua avanzata dalle nostre bottiglie! Se andretea fare questa escursione privatevi di una trancia (io ne ho mangiate anche troppe) e lasciatela a loro. E' come e forse più che acquistare una collanina.

Giovedì 26 febbraio

Sveglia alle 5 e partenza da Scorpio alle 6,30. Ritroviamo i nostri compagni che erano andati al Palmtree e partiamo per aereoporto. (Il Palm tree è l'altro lodge ... per italiani. Più lontano dal mare ma forse meglio organizzato. Loro mi hanno detto che nel complesso avrebbero preferito prenotare al nostro ma non so perchè). Si arriva alle 8,30. Lungo la strada molti bimbi che vanno a scuola, a piedi. Ultime spese per finire scellini e partenza in perfetto orario. Scalo a Nairobi (1645 msl) e security a bordo per controllo cappelliere e nostre facce. Attendiamo l'arrivo dell'aereo da Zanzibar e quindi dopo oltre 7 ore di volo arrivo previsto in talia. Alla partenza pessima visibilità ed il Myli naturalmente è nascosto. Sul Sahara libico vediamo .... sabbia. Poi nuvole fino a Milano dove ci attende un tempo infame. Ci dicono che nevica sui valichi appenninici. Forse chiusi addirittura. Ce la faranno i nostri eroi a rientrare a casa in auto? Siamo qui.

De "I SAFARI"

Abbiamo fatto più dafari in 3 parchi. Riassumo:

a) MASAI MARA. E' quello che più si avvicina al comune immaginario. uello che è un po' parente alle tarasmissioi di Licia Colò. Molti animali, grandi estensioni, veri Masai (anche laureati)

b) AMBOSELI equivale a Kylimangiaro Se siete fortunati (più di noi) deve essere qualcosa di indimenticabile. ( ma anche per me che sono stato fortunato al 30-40%). Se siete sfortunati (più di noi) mi manderete degli accidenti perchè non vedrete nulla di particolare.

c) Tsva. Posso efinirlo il Safari in poltrona. Te ne stai seduto in veranda e gli animali ti sfilano sotto. NB Qualcuno dei nosri pare abbia visto anche il rinoceronte. Ma non contateci troppo. Bella, forse un po' artificiale Inzima Springs. Per l'erba alta è difficile vedere animali come al Masai Mara.

 

De "I Lodge"

Sono in genere di buon livello. Forse un po' lasciati andare nella manutenzione. Ma con buona pulizia (a proposito: profilassi antimalarica) e soprattutto organizzati in mod da rendere piacevole il soggiorno. All'arrivo (un po' stravolto) da un lungo trasferimento ti accolgono con succo di frutta prima ancora di arrivare alla rception. Sembra nulla ma fate un Safari o 500 Km d pulmino e lo apprezzerete molto. Si magia bene ... all'italiana. Fidatevi degli spaghetti e delle penne. Cotti bene e con sughi "nostrani". La frutta tanta e buona. A Malindi ottime piscine e spettacolini serali. In genere a letto presto perchè di giorno " si tira". Ma non sono cose impossibili. D'altra parte chi sceglie il Safari il safari deve fare. Certo qualcosa potrebbe migliorare. A Tavo il condizionatore rumoroso. Di notte è sufficiente il ventilatore che vi permette di dormire. In un caso carenza di acqua calda ... piccoli inconvenienti. Nulla di tragico. Quando arrivate non tentate di portarvi da Voi le valigie (preparate piuttosto una mancia da 150 scellini). A proposito di costi come al solito tutto va contrattato. LO ESIGONO ANCHE LORO. Un taxi dal notro Lodge a Malindi Max 200 scellini (x 1 o più persone)

 

CONCLUSIONE

Molti vengono in Kenya per fare soggiorni mare. Penso che un mare più bello possa trovarsi in altre parti (senza nulla togliere a Malindi). Qui l'acqua è spesso torbida pr il vicino fiume

Dimenticavo.....
C'è un quarto Safari che deve essere menzionato. E' interessante ed è quello del Safari Marino dell'ultimo giorno a Malindi. Non conosco il Mar Rosso e forse non ci sono paragoni. Ma la visita al parco Marino di Watamu certamente vale la pena. Certamente le attrezzature disponibili sono limitate alle sole maschere (pinne proibite)

MANGO PAPAYA PASSIONE

Mango. Albero alto con frutti piccoli (tipo amarena) a polpa giualla e compatta. Gusto dolce non stucchevole ma un po' tipo melone anche se meno aromatico
Papaya: Albero con un unico fusto diritto e relativamente basso. Frutto grosso che cresce sulla cima vicino al tronco. Frutto giallo con polpa poco consistente. Dolciatro
Passione. Non è un albero ma un rampicante. Frutto grande come un mandarino con polpa molle (qusi liquida) con semi evidenti. Alla vista il meno invitante ma assaggiatelo perchè è molto buono (anche il succo che ne deriva)

 

Questo viaggio è costato in tutto Euro 2980 di cui:

2632 agenzia
200 circa spese varie
150 circa viaggio a Milano

Alcuni prezzi locali:
Diesel x lt 44 scellini
Benzina 57 scellini

 

 

 

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